Il secondo trimestre del 2023 si chiude con un risultato debole per Siemens Healthineers, che ha guadagnato molto meno rispetto a un anno fa. La nota positiva è che sta mostrando una forte crescita nelle sue attività principali.
La società di tecnologia medica a Erlangen ha comunicato che nel secondo trimestre 2023 il risultato operativo rettificato (EBIT) è sceso del 30% a 681 milioni. I ricavi comparabili sono diminuiti del 2,5% a 5,346 miliardi, poiché le vendite di test rapidi Covid-19 sono diminuite di 674 su base annua a soli 4 milioni di euro.
D’altra parte, la controllata per la terapia del cancro Varian (più 27 percento) e il business con dispositivi di imaging come CT e MRT (più 12,7 percento) hanno mostrato una forte crescita comparabile. Rettificato per il business dei test, Siemens Healthineers ha registrato una crescita dell’11,2%.
In media, gli analisti si aspettavano un fatturato di 5,284 miliardi di euro e un EBIT rettificato di 702 milioni di euro.
Sul risultato di Siemens Healthineers pesa il fatto che sta interrompendo la sua attività per il trattamento robotico delle malattie cardiovascolari, a causa della mancanza di una domanda sufficiente. La tecnologia sviluppata dalla società statunitense Corindus servirà solo per interventi vascolari in neurologia, ad esempio per il trattamento di ictus.
Siemens Healthineers ha acquisito Corindus per 1,1 miliardi di dollari alla fine del 2019, ma adesso dovrà svalutarla per 329 milioni per via dello stop dell’applicazione cardiovascolare.
L’utile al netto delle imposte e degli interessi di terzi è quindi sceso a 105 milioni di euro (anno precedente: 579).
Siemens Healthineers ha confermato le previsioni per l’anno. Di conseguenza, le vendite dovrebbero essere in media stabili (da meno 1 a più 1%) e utili rettificati per azione compresi tra 2,00 e 2,20 EUR. Il gruppo è un po’ più pessimista per la divisione diagnostica, e si aspetta anche più venti contrari dal lato valutario.