All’inizio della settimana, le cose sembravano mettersi per il meglio per Deutsche Post (che in questi giorni ha annunciato il cambio di denominazione in DHL Group, a partire dal 1 luglio). Le azioni del gigante della logistica di Bonn stavano per raggiungere un nuovo massimo di 52 settimane, e c’era chi pregustava un possibile balzo verso la soglia dei 50 euro.
Ma le cose sono andate diversamente, e ha subito principalmente il riflesso dei problemi del concorrente statunitense Fedex.
La domanda più debole e l’aumento dei costi hanno pesato sul bilancio di Fedex, che nel trimestre fino alla fine di maggio ha visto le vendite calare di un buon 10% su base annua. Gli analisti si aspettavano proventi significativamente più alti.
Questo scenario ha indebolito anche , che peraltro ha dovuto incassare un giudizio debole di JPMorgan.
La banca statunitense ha lasciato il rating di a ‘sottopeso‘, con un obiettivo di prezzo di 38,50 euro. Viene considerato l’impatto di una possibile acquisizione della filiale di servizi logistici Schenker, che appartiene a Deutsche Bahn. Va però aggiunto che la maggior parte degli esperti è in alcuni casi molto più ottimista sulle azioni Post rispetto a JP Morgan.
Per Deutsche Post è fondamentale attutire questa fase, evitando di scivolare verso la soglia dei 40 euro.
