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VONOVIA, ripresa possibile dopo il breakout della EMA?

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La crescita del 4% vissuta nell’ultimo trimestre sembra poca cosa, ma può significare il preludio ad una risalita

Nonostante i venti contrari e diverse incognite sul futuro, ci sono tiepidi segnali incoraggianti che arrivano per , l’azienda immobiliare più importante della Germania.
Anche gli esperti, come vedremo, sono più ottimisti che pessimisti. Insomma, il peggio potrebbe essere alle spalle.

Anche se la crescita del 4% vissuta dal titolo nell’ultimo trimestre sembra poca cosa, il fatto di aver arrestato una caduta verticale (il titolo ha perso un terzo del suo valore nell’ultimo anno) può significare il preludio ad una risalita.
Tanto più che l’attraversamento della EMA50 è un segnale incoraggiante.

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(Fonte grafica:piattaforma di investimento )

Dal punto di vista fondamentale, l’aumento dei tassi d’interesse da parte della BCE è la ragione principale del raffreddamento del mercato immobiliare. Purtroppo sembra che ancora per qualche mese i tassi rimarranno elevati, e i forti livelli di indebitamento potrebbero rendere più difficili le condizioni di rifinanziamento delle società immobiliari, con possibili aumenti di capitale.
Questo potrebbe condizionare gli utili in futuro. Insomma, lo scenario rimane ancora complicato.

Come detto però, c’è un cauto ottimismo, almeno nel medio lungo termine. Attualmente su gli analisti indicano un obiettivo di prezzo medio di € 28,11. La differenza tra l’obiettivo di prezzo medio e il prezzo attuale è del +45,05%. I più scettici sono Stifel, Morgan Stanley e Barclays Capital, tra gli ottimisti invece spiccano Warburg Research e Goldman Sachs (che a fine giugno ha indicato come target 35,4).

Dal punto di vista tecnico come detto c’è stato un segnale importante, ossia l’attraversamento della EMA50 da parte del prezzo di Vonovia.

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(Fonte grafica:piattaforma di investimento )

Se dovesse dare seguito a questo slancio, uscendo dal range (16,6-19,6) dove si trova da aprile, allora l’impulso rialzista sarebbe rafforzato.
Il target sarebbe sulla resistenza statica a 20,47, prima di andare ad aggredire la EMA200 oltre la soglia dei 22 euro.

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