L’ultima settimana prima di ferragosto è stata un viaggio in altalena per il , che complessivamente chiude con un bilancio di -0,8% a 15.832,17 punti, e si allontana di qualche altro passo dalla soglia psicologica dei 16mila punti.
Evidentemente questa quota rimane un ostacolo troppo forte per un mercato che viaggia comunque a ritmo ridotto per via del periodo estivo, tanto che nella sessione di martedì il era finito sui minimi di 4 settimane.
(fonte grafica: piattaforma di investimento )
A muovere il listino tedesco sono stati i dati in arrivo dagli USA (inflazione e occupazione) che hanno acceso a intermittenza la prospettiva che la FED continuerà ad alzare i tassi di interesse nei prossimi meeting.
Uno scossone temporaneo è giunto anche dall’Italia, dove il Governo ha prima annunciato a sorpresa una tassa straordinaria sugli extra-profitti delle banche (innescando il timore che possa accadere anche altrove), ma poi ha fatto un sostanziale dietrofront.
Dopo aver raggiunto il record di 16.528 punti a fine luglio, il non è stato capace di reggere. Ma era uno scenario che avevamo preannunciato appena un paio di settimane fa.
Sotto il profilo tecnico, la EMA50 sta continuando a fungere da resistenza, impedendo al DAX di trovare slancio oltre i 16mila punti.
(fonte grafica: piattaforma di investimento )
Se la debolezza dovesse confermarsi anche nella settimana di Ferragosto, bisognerà tenere d’occhio il supporto statico a quota 15730, appena sfiorato negli ultimi giorni. Più in basso per il si aprirebbe la strada verso la EMA200.
Il fatto che la media a 50 sia ben sopra quella a 200 lascia un quadro rialzista a medio termine, ma nei prossimi giorni i due valori cominceranno ad avvicinarsi, invitandoci così a maggiore prudenza.
Per i rialzisti del sarà comunque necessario assistere al breakout della EMA50, per poter immaginare un ritorno quanto meno in area 16300 punti.