Dopo un anno e mezzo di gravissima crisi (e diversi profit warning sulla controllata FMC), Fresenius sta cercando di riprendersi negli ultimi mesi anche grazie a una riorganizzazione su vasta portata. L’ultima trimestrale ha continuato a fornire segnali incoraggianti, con l’azienda che sembra sulla buona strada per raggiungere l’estremità superiore degli obiettivi annuali.
Intanto in Borsa il titolo del più grande operatore ospedaliero della Germania è risalito verso la soglia psicologica dei 30 euro.
(fonte grafica piattaforma di trading )
Fresenius sta lentamente uscendo dalla crisi, e sotto la nuova direzione del capo Sen si sta concentrando soprattutto sull’attività clinica e sulla controllata Kabi (che ha aumentato le vendite più del previsto) e sul taglio dei costi (dal 2025 vuole risparmiare circa un miliardo di euro l’anno).
Anche il fornitore di dialisi Fresenius Medical Care (FMC), la vera zavorra del biennio 2021-2022, ha superato il trimestre molto meglio del previsto e quindi non è più così pessimista per l’anno in corso: l’utile operativo rettificato è aumentato del 41%, mentre procede a una forte ristrutturazione con la chiusura di dozzine di cliniche per dialisi e il taglio di migliaia di posti di lavoro.
Va evidenziato che al termine di un’assemblea generale straordinaria di luglio, Fresenius Medical Care sarà trasformata da società in accomandita in società per azioni, aprendo la strada alla separazione da Fresenius entro la fine dell’anno. Fresenius non includerà più FMC per intero nel bilancio, ma lo segnalerà solo come investimento finanziario.
Tra la fine di giugno e l’inizio di luglio, il doppio taglio di EMA50 e EMA200 sembrava aver di nuovo inviato un messaggio ribassista, dal quale però Fresenius ha saputo uscire fuori rapidamente riportandosi oltre le due medie mobili.
(fonte grafica piattaforma di trading )
Da allora è cominciato un solido trend rialzista, che ha portato il titolo dell’operatore sanitario sui massimi di un anno a quota 30,23 euro. La leggera correzione che sta vivendo Fresenius potrebbe essere solo temporanea, e il recupero della soglia dei 30 euro sarà il primo passo importante per ridarsi slancio.
Va evidenziato che ad inizio agosto diversi analisti hanno rivisto i loro giudizi sulle azioni Fresenius. L’ottimismo di Barclays, UBS e Goldman Sachs li ha portati a fissare un target superiore ai 30 euro, mentre Berenberg e Jefferies si spingono oltre i 40 euro. Piùcauto JP Morgan, che fissa il target appena sotto i 30 euro.