Una settimana cruciale per via del meeting BCE e dei dati sull’inflazione USA, finisce per scuotere poco i mercati dai loro dubbi. L’indice tedesco compie un progresso dell’1% circa, avvicinandosi ai 16mila punti (ha chiuso a 15.893).
I mercati non riescono ancora a trovare una direzione, perché se aumenta la convinzione che la BCE si fermerà dopo l’ultima stretta (che era inattesa), torna ad essere in dubbio quello che farà la FED, che potrebbe alzare i tassi anche settimana prossima.
Intanto le strette della Eurotower mettono paura sui possibili rischi di recessione, mentre la corsa del petrolio fa temere per nuove pressioni inflazionistiche.
Tutto questo innesca la prudenza degli investitori.
Il ha continuato l’oscillazione nel range tra 15.500 e 16.000 punti, come accaduto la settimana precedente.
Sfruttando nuovamente il supporto a 15730 è partito l’ultimo impuslo al rialzo, che ha consentito il superamento della EMA50, il che rappresenta un messaggio molto importante.
(Fonte grafica: piattaforma di investimento )
Basta questo per essere ottimisti? Sicuramente no. Servirà che il consolidi la propria posizione oltre la soglia psicologica dei 16mila, andando ad avvicinarsi quanto meno alla resistenza sui 16300.
Al ribasso invece bisognerà tenere d’occhio sia la EMA50 stessa, che la EMA200 che si trova più in basso.