Dopo il rally della settimana precedente, anche l’ultima si è chiusa con un guadagno per il DAX. Tuttavia l’indice tedesco porta a casa un misero +0,3% settimanale, dopo che aveva raggiunto i massimi da metà ottobre. Il si ferma a 15.234,39 punti.
Le rinnovate preoccupazioni sui tassi di interesse sono costate una fetta dei guadagni ai mercati azionari. La dichiarazioni di Jerome Powell e di Christine Lagarde hanno infatti spento le speranze degli investitori di vedere presto dei tagli al costo del denaro (nel caso della FED resta addirittura aperta la possibilità di un’altra stretta).
Prima del fine settimana, anche i deboli dati economici provenienti dagli Stati Uniti hanno pesato sui corsi azionari.
Sul fronte tecnico, la tenuta dei 15mila punti è un altro messaggio incoraggiante per il DAX, che ha vissuto un ottobre da incubo.
(Fonte grafica: piattaforma di investimento )
Tuttavia, come dicemmo settimana scorsa, bisognava andare cauti con gli entusiasmi, perché da poco si è verificata la “croce della morte”, ossia il passaggio della Ema50 sotto la Ema200.
Al momento il rimane ancora sotto le due medie mobili, oltre le quali il messaggio rialzista sarebbe rafforzato. Peraltro nella stessa zona si trova anche una resistenza statica, che rende ancor più difficile superare questo scoglio.
