Dopo alcuni mesi molto complicati, Volkswagen sembra aver imboccato la strada della risalita. Tuttavia lo scenario per il mercato automobilistico rimane difficile, per cui occorre prudenza nel calibrare le prossime mosse.
Sotto il profilo fondamentale, ha continuato ad aumentare le vendite e a ottobre ha registrato anche più consegne in Cina, il mercato singolo più importante, dopo diversi mesi di calo. Anche il business delle auto elettriche, a lungo fiacco in Cina, sembra ora guadagnare slancio.
Dopo dieci mesi il gruppo ha consegnato 7,48 milioni di veicoli, il 10,9% in più rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso – in Cina c’è ancora un piccolo svantaggio. Tuttavia, il livello pre-Covid è ancora lontano e la tesa situazione economica generale minaccia di rendere più difficile il settore automobilistico nei prossimi mesi.
Nel terzo trimestre il gruppo ha realizzato il doppio degli utili rispetto all’anno precedente (e il fatturato è aumentato di quasi il 12%). Tuttavia, ciò è dovuto principalmente agli ammortamenti miliardari nello stesso periodo dell’anno scorso.
Date le condizioni molto sfavorevoli, il 2024 sarà un altro anno difficile per l’industria automobilistica. Secondo l’indagine economica Ifo, l’indice che misura la fiducia del settore automobilistico è sceso da -14,6 punti in settembre a -16,1 punti in ottobre. La riluttanza dei clienti all’acquisto crea sempre più problemi alla maggior parte dei produttori, che attirano i clienti con sconti e offerte di finanziamento o leasing convenienti.
Sotto il profilo tecnico, sembra essersi lasciata alle spalle il periodo più complicato, che l’aveva portata sotto la soglia dei 100 euro a inizio mese (97,90).
(Fonte grafica: piattaforma di investimento )
Il rimbalzo delle ultime settimane si trova adesso a fronteggiare il primo scoglio importante, ossia il test della Ema50. Il primo tentativo è fallito negli ultimi giorni, ma il supporto statico a 105 euro potrebbe fungere da tramplino di lancio.
L’eventuale riuscita di questo slancio porterebbe verso una solida zona-cuscinetto attorno ai 115 euro, ancora più importante per poter parlare di vera e propria inversione del trend.
Gli analisti continuano ad avere fiducia nella ripresa a medio termine di . Il prezzo obiettivo a 12 mesi di Goldmans Sachs è 137 euro, mentre RBC arriva anche a 140 euro. Deutsche Bank è quella più fiduciosa, arrivando anche a 190 euro. JP Morgan si colloca a metà strada (160 euro).
