HENKEL ora viaggia con il vento in poppa. Prossimo ostacolo: la resitenza a 64,8

A metà ottobre, la comparsa della “croce della morte” (il passaggio della Ema50 sotto la Ema200) sembrava preannunciare scenari molto cupi per Henkel, che però ha saputo rimettersi in pista prima che le cose si facessero più pesanti. Il rimbalzo vigoroso avvenuto durante il mese di novembre adesso apre scenari nuovi e certamente più rosei.

Per Henkel l’ultimo anno è stato complicato, perché l’inflazione e la crisi economica hanno ridotto i consumi. Tuttavia adesso gli affari dell’azienda di beni di consumo stanno andando nella giusta direzione. Il gruppo ha pubblicato una trimestrale soddisfacente, perché grazie all’aumento dei prezzi e allo sviluppo dei volumi (che sono complessivamente inferiori al 2022, ma continuano a crescere) ha potuto migliorare le prospettive di profitto per il 2023.

Nel quarto trimestre è probabile che le vendite si sviluppino nuovamente in modo positivo.
Tuttavia, ci sono ancora delle sfide per il 2024, come l’andamento blando dei detersivi negli Stati Uniti e in Europa. Inoltre il settore degli adesivi rimane ancora dalle dinamiche incerte, a causa delle deboli prospettive economiche in Europa e Cina.

Sotto il profilo tecnico, lo scenario si è capovolto rispetto a poche settimane fa. Henkel è riuscito a riportarsi oltre la Ema200 (quella che descrive la tendenza di lungo periodo), sfruttando anche il rimbalzo sulla Ema50 (a fine novembre).

(Fonte grafica: piattaforma di investimento eToro)

Adesso che il test della media mobile a 200 periodi è superato, il prossimo ostacolo è il livello di resistenza su quota 64,8-64,9.
Eventuali correzioni avrebbero proprio nella Ema200 il primo supporto.

Intanto gli analisti continuano a vedere un potenziale positivo per Henkel. Da qui a 12 mesi, la società di analisi Jefferies ha fissato un target 83 euro, la banca statunitense JPMorgan lo vede a 70 euro. La banca britanica Barclays ha posto l’obiettivo per Henkel a 72 euro.

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