Si riaccende l’ottimismo riguardo al fatto che Commerzbank potrà lasciarsi alle spalle il lunghissimo periodo di range. Da marzo le azioni della banca si sono mosse tra 9-11 euro, ma le ultime novità potrebbero dare quell’impuslo per scattare verso l’alto.
Il nodo è la prospettiva di riacquisto di azioni proprie, per il quale la BCE ha dato il via libera. vuole portare avanti un buyback da 600 milioni di euro, dopo quello da 122 milioni realizzato nel corso del 2023. Per gli anni finanziari dal 2022 al 2024, l’istituto vuole restituire ai suoi azionisti un totale di tre miliardi di euro attraverso dividendi e riacquisti di azioni proprie.
Dopo essere stata salvata dallo Stato nella crisi finanziaria del 2008/2009 e dopo molti anni di ristrutturazione, ha recentemente realizzato nuovamente profitti miliardari. È anche riuscito a ritornare nell’indice principale tedesco Dax.
Il rialzo dei tassi d’interesse è stato uno dei fattori determinanti per le azioni bancarie. Il colpo sui prezzi di marzo, quando la crisi di alcune banche regionali negli USA ha trascinato al ribasso il settore, è stato da tempo cancellato.
Sotto il profilo tecnico, continua a viaggiare nella fase laterale compresa tra 9 e 11 euro. Finora i tentativi di superare questa soglia (l’ultimo qualche settimana fa) sono falliti.
(Fonte grafica: piattaforma di investimento )
Aver recuperato la Ema50 (che spesso ha agito da supporto) un messaggio incoraggiante, mentre più in basso rimane il cuscinetto fornito dalla Ema200.
Intanto gli analisti sembrano avere fiducia in . Le prospettive a 12 mesi secondo Deutsche Bank sono su un target di 17 euro, mentre UBS arriva a 16,30. JP Morgan e Goldmans Sachs si collocano attorno quota 15 euro.
