La settimana pre-Natalizia è stata vissuta dal mercato azionario in modo blando, perché il clima festivo e l’assenza di spunti macro di rilievo ha spinto gli investitori a muoversi poco.
Alla fine della scorsa settimana, il ha chiuso a 16.706,18 punti, con un bilancio complessivo di -0,3% circa. Si è trattato della seconda settimana consecutiva in calo (lieve) dopo un mese e mezzo di rialzi continui.
La testa è ormai proiettata al 2024, quando le banche centrali dovrebbero cominciare a tagliare i tassi di interesse. Resta da capire quando comincerà la sforbiciata al costo del denaro. La FED potrebbe farlo già a marzo, mentre la BCE forse comincerà alle porte dell’estate.
Sotto il profilo tecnico, il si sta consolidando oltre i 16500 punti, che è un passaggio necessario prima di testare nuovamente la soglia record dei 17.000 punti, finora superata solo brevemente.
(Fonte grafica: piattaforma di investimento )
Intanto le ultime due settimane fiacche sono servite a scaricare l’indicatore RSI, che era in zona ipercomprato.
In basso il supporto più vicino è sui 16600 punti, ma non ci stupiremmo se si arrivasse anche a quello successivo su quota 16300.