L’ultimo spicchio di dicembre ha innescato una correzione del titolo , che aveva appena raggiunto il massimo di oltre un anno e mezzo.
Il prezzo rimane però oltre la soglia psicologica dei 50 euro, e questo lascia intatto il quadro tecnico decisamente rialzista a medio termine.
Il 2023 è stato un anno molto positivo per , nonostante il settore chimico-farmaceutico continui a viaggiare in un contesto tutt’altro che semplice.
Il terzo settore industriale più grande della Germania ha attraversato un periodo difficile a causa dell’aumento dei prezzi dell’energia in seguito alla guerra in Ucraina e alla debolezza dell’economia. ha dovuto ridimensionare i costi, rinunciando a singoli settori di attività o spostando gli investimenti all’estero.
Peraltro l’Associazione dell’industria chimica (VCI) non vede segnali di una imminente ripresa. Infatti secondo un sondaggio condotto tra circa 350 aziende del settore, il 45% prevede un miglioramento della situazione non prima del 2025. Inoltre quasi il 40% lamenta un calo degli utili e circa il 15% è in rosso.
Intanto continua a tenere banco il possibile matrimonio con la compagnia petrolifera Adnoc (che produce quasi tutto il petrolio per gli Emirati Arabi Uniti). Gli arabi avrebbero offerto 60 euro per azione, così da esaminare ufficialmente i libri contabili nell’ambito della cosiddetta due diligence. L’offerta varrebbe per Covestro circa 11,3 miliardi di euro.
Sotto il profilo tecnico, è stata importante l’uscita dal range 46,5-50 euro avvenuta a dicembre (dopo il tentativo di breakout di settembre).
(Fonte grafica: piattaforma di investimento )
La correzione recente (tenuto anche conto del periodo Natalizio) c’era da aspettarsela. Questo ha consentito a di “scaricare” anche un po’ l’indicatore RSI e preparare il terreno per provare a risalire verso i 55, prossimo livello di resistenza).
In basso invece la Ema50 offre supporto.