Al termine di una settimana all’insegna della prudenza. il DAX continua ad essere timido rispetto alla soglia psicologicamente importante di 17.000 punti.
Dopo essersi avvicinati a questo ostacolo, gli investitori hanno esitato nuovamente (chiudendo la settimana a 16.926,50 punti, pressoché invariato rispetto a quella precedente).
Mancano catalizzatori o notizie positive che possano favorire il breakout. La discrepanza tra le aspettative del mercato circa un taglio dei tassi e le indicazioni piuttosto caute delle banche centrali rappresentano un fattore frenante per gli investitori, tuttavia attenuati dalle speranze di un robusto sviluppo economico.
Neppure i buoni dati trimestrali hanno consentito all’indice di acquisire abbastanza forza.
Sotto il profilo tecnico, è chiaramente visibile la tensione che si respira sulla soglia dei 17mila punti, sulla quale si è tornati dopo iun rimbalzo avvenuto sulla Ema50 a fine gennaio.
(Fonte grafica: piattaforma di investimento )
Proprio la tensione attorno ai 17mila punti fa immaginare un movimento esplosivo quando ci sarà il definitivo breakout o il definitivo pullback.
In quest’ultimo caso, il supporto più immediato sarà la Ema50, e più in basso il livello di 16600 punti.