I dati commerciali preliminari hanno regalato a Nordex una giornata da leone (+10% lunedì), che ridà un po’ di fiducia dopo un 2023 pessimo.
Il titolo si è riportato oltre i 10 euro, ma davanti a sé ha diversi ostacoli da superare per tornare sui livelli di un anno fa, a quota 15 euro.
Il produttore di turbine eoliche ha superato le aspettative di vendita medie degli analisti per il 2023 (i ricavi sono saliti da 5,7 miliardi a quasi 6,5 miliardi di euro), e soprattutto sul finire dell’anno sono giunti segnali di robusti.
Tuttavia gli utili prima di interessi, tasse, svalutazioni e ammortamenti (Ebitda) sono stati inferiori alle aspettative. Meglio comunque dell’anno scorso, quando ci fu una perdita di 244 milioni di euro.
Il settore eolico ha attraversato un biennio molto pesante, perché l’aumento dei tassi di interesse da parte delle banche centrali ha reso molto costosi i finanziamenti dei nuovi progetti. Inoltre la guerra in Ucraina ha portato a un aumento dei prezzi dell’energia, rendendo l’eolico (che è fonte intermittente) meno competitivo perché i produttori di energia elettrica devono pagare dei costi maggiori per garantire la sicurezza dell’approvvigionamento.
A questo si aggiunge la concorrenza dei produttori cinesi, che operano a prezzi molto competitivi (hanno un costo che è la metà di quelle occidentali).
Questo spiega perché il titolo Nordex, che a marzo 2021 valeva circa 28 euro, alla fine del 2023 era precipitato fino a 8,67.
Sotto il profilo tecnico la situazione non è rosea, ma sicuramente migliore di qualche settimana fa. Il prezzo è tornato nel range tra 9,70 e 10,70 nel quale era stato alcuni mesi. Il che è positivo, perché il breakout al ribasso che c’era stato a gennaio poteva far temere ulteriori discese.
(Fonte grafica: piattaforma di investimento )
Il rimbalzo dell’ultimo periodo invece manda un segnale incoraggiante, perché ha consentito di lasciarsi dietro la Ema50 e avvicinarsi alla Ema200.
Non c’è dubbio quindi che siamo arrivati a un momento importantissimo per Nordex.
Tuttavia occorre essere cauti, perché dopo il balzo di prezzo di solito c’è bisogno di un consolidamento. Per uno scenario più incoraggiante probabilmente bisognerebbe attendere il breakout dal canale, ossia una salita almeno fino a 10,80.