La corsa che Daimler Truck ha cominciato a metà gennaio, sembra adesso aver lasciato il posto a una fase di correzione che assomiglia tanto a una fase di consolidamento. Del resto il rally di inizio anno aveva portato un aumento attorno al 50%, per cui era lecito aspettarsi una pausa fisiologica.
Quello che bisogna chiedersi è se ci sia ancora spazio per una nuova corsa al rialzo nel prossimo futuro.
E’ evidente che ci sia grande ottimismo, dopo gli anni difficili della pandemia che avevano rallentato tremendamente il business, soprattutto per le difficoltà di approviggionamento delle componenti.
I risultati dell’ultimo trimestre sono stati ben al di sopra delle aspettative, e anche le previsioni per il 2024 – che si preannuncia un anno difficile per la congiuntura economica – sono state ben accolte dal mercato.
Il fatturato dovrebbe infatti restare sui livelli del 2023, anno record per , mentre il margine di profitto dovrebbe essere compreso tra il 9,0 e il 10,5% (gli analisti avevano un valore medio inferiore al 9%) e il flusso di cassa disponibile dovrebbe addirittura aumentare leggermente.
Il quadro positivo si completa con un dividendo maggiorato di 60 centesimi a 1,90 euro per azione, e un programma di riacquisto di azioni in corso per un massimo di 2 miliardi di euro (siamo a circa un terzo del percorso),
Sotto il profilo tecnico, la recente correzione ha portato Daimler Truck in prossimità della Ema50, come vediamo nel grafico tratto dalla piattaforma .
La media mobile a 50 periodi rappresenta il livello di supporto a cui dobbiamo guardare, perché in uno scenario rialzista è probabile che proprio qui possa esserci un nuovo rimbalzo verso l’alto. A quel punto il target di sarebbe il recente massimo a quota 47,81.
Se invece il supporto della Ema50 dovesse cedere, c’è un gap ancora aperto tra 38-40 euro, che potrebbe rappresentare il punto di atterraggio.
Torniamo quindi alla domanda iniziale: alla luce di questo scenario, si può immaginare una corsa ancora più su di Daimler Trucks?
Secondo gli analisti di Jefferies, sembrerebbe proprio di sì. Hanno infatti reintegrato con una raccomandazione di acquisto, fssando un target di prezzo a 55 euro. Nonostante la corsa del prezzo da inizio d’anno, vedono infatti ancora margini di miglioramento.
La banca canadese RBC si spinge addirittura a 57 euro, mentre SocGen lo ha alzato a 56 euro.