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GERRESHEIMER (ancora in range) cerca il rimbalzo sulla Ema200

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C’è molta fiducia riguardo alla crescita nella seconda metà dell’anno

La forte ripresa vissuta a inizio anno da Gerresheimer, ha lasciato il posto a una fase di consolidamento attorno alla soglia psicologica dei 100 euro. Tuttavia secondo molti analisti le prospettive del produttore di imballaggi speciali sono crescenti da qui a fine 2024.

Nel primo trimestre dell’anno, la riduzione delle scorte dei clienti farmaceutici (che si sono riempite durante il periodo della pandemia) ha rallentato gli affari di Gerresheimer, e gli effetti – seppure minori – si sentiranno anche sui risultati del secondo trimestre.  
Tuttavia da qui a fine anno ci dovrebbe essere un sensibile miglioramento degli affari, tanto che l’azienda ha mantenuto le proprie prospettive e gli obiettivi per il 2024 e il 2025. Segnale chiaro che di fiducia che la crescita accelererà.

A metà maggio un po’ di volatilità sul titolo Gerresheimer l’hanno innescata due eventi. Il primo (in senso ribassista) è stato la prospettiva deludente del concorrente Schott Pharma, che ha messo in guardia dal calo delle vendite di siringhe.


In senso rialzista sul prezzo di Gerresheimer ha invece agito l’acquisizione di Blitz LuxCo Sarl, holding di Bormioli Pharma, che produce imballaggi farmaceutici primari in vetro e plastica, oltre a soluzioni di chiusura, accessori e sistemi di dosaggio.
L’azienda ha nove siti di produzione in Europa e ha un fatturato annuo di circa 370 milioni di euro e un margine Ebitda di circa il 21%. Con l’acquisizione, Gerresheimer rafforza la sua presenza europea con ulteriori siti di produzione, soprattutto nell’Europa meridionale. Si prevede che l’acquisizione aumenterà l’utile per azione di oltre il 10%.

Sotto il profilo tecnico, Gerresheimer si trova di fronte a una fase cruciale, perché il prezzo sta testando la Ema200 (che descrive l’andamento di lungo periodo).
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Come vediamo sulla piattaforma di investimento , un rimbalzo su questo livello potrebbe innescare la risalita verso la Ema50 e quindi ben oltre il livello psicologico dei 100 euro (a 100 cè un’ulteriore resistenza).
Se invece il prezzo dovesse violare al ribasso la Ema200, a quel punto i due supporti successivi sarebbero sui 96 euro e 90 euro.

Alcuni analisti di recente hanno mostrato forte ottimismo verso Gerresheimer. La casa d’investimento Stifel ha emesso una raccomandazione con prezzo tagret di 130 euro, ossia superiore al massimo record dello scorso settembre di quasi 123 euro. Hall punta soprattutto sulle enormi opportunità offerte dall’iniezione dimagrante con l’ormone GLP-1, per la quale l’azienda con sede a Düsseldorf fornisce siringhe, penne e autoiniettori.
Un altro analista, Olivier Calvet di UBS, ha sottolineato invece che rispetto ad altri concorrenti Gerresheimer è sottovalutato del 35-40%, suggerendo un forte rialzo nel secondo semestre.

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