Ad aprile, quando il titolo Mercedes-Benz sembrava correre verso gli 80 euro, vi avevamo detto di fare molta attenzione al gap che era ancora aperto in zona 70 euro.
Avevamo ragione, perché il prezzo è stato risucchiato in basso, scivolando fino ai 60 euro (con una correzione del 17% rispetto ai massimi annuali).
Il settore delle auto sta vivendo una fase molto complicata, perché le deboli vendite dei veicoli elettrici stanno deprimendo i profitti (in generale i profitti delle case automobilistiche internazionali sono scesi in media al 7,1% del fatturato, mentre l’utile operativo medio (EBIT) per vettura è sceso del 19%).
Oltre alla difficile crescita del mercato dei veicoli elettrici, anche gli alti tassi di interesse e le incertezze geopolitiche hanno reso gli affari più difficili. Se fino allo scorso anno l’ancora di salvezza erano i veicoli a prezzo più elevato (e con margini elevati), nel 2024 anche la domanda di questi ultimi si è normalizzata.
Più di recente, sui produttori di auto tedeschi si è abbattuta la tempesta legata ai dazi tra Cina e Occidente. Dopo la mossa americana e quella che intende fare anche la UE, ci si aspettano ritorsioni da parte di Pechino, che potrebbe reagire imponendo dazi fino al 25% sulle importazioni di veicoli dall’Unione Europea e dagli Stati Uniti.
Dal momento che quello cinese è un mercato estremamente importante, i titoli del settore ne hanno sofferto parecchio.
Tutto questo spiega perché, per la prima volta dall’ottobre 2022, le aziende intervistate hanno valutato negativamente la loro attuale situazione economica. E spiega anche perché il settore automobilistico europeo, che aveva raggiunto un livello record ad aprile, da allora è sceso di quasi il 14%.
Sotto il profilo tecnico, il titolo Mercedes-Benz sta entrando in una fase molto importante, perché sta avvenendo l’incrocio della Ema50 con la Ema200 (si parla di “croce della morte“, che di solito non porta buoni messaggi).
Come vediamo sulla piattaforma di investimento , se dovesse concretizzarsi questo scenario allora avremmo possibili scivolamenti sui supporti a 62,3 e più in basso a 58,9 euro.
Attenzione però, perché come accadde qualche mese fa, anche stavolta c’è un gap aperto, ma stavolta al rialzo. Stiamo parlando di una zona compresa da 69 e 71 euro, che potrebbe diventare il target di un possibile rimbalzo.
Nonostante il contesto difficile, diversi analisti rimangono fiduciosi nella ripresa di Mercedes-Benz. Bernstein ha fissato un target a medio termine di 99 euro, la svizzera UBS fissa l’obiettivo a 90 euro, mentre Warburg Research si spinge a 93 euro. Più cauta JP Morgan, che vede un ritorno a medio termine sui 78 euro.