Dopo le due settimane terribili tra la fine di maggio e metà giugno (-15%), Volkswagen sta cercando di stabilizzarsi nonostante i venti contrari stiano continuando.
I titolo automobilistici hanno cominciato a soffrire da quando l’Europa ha minacciato dazi all’importazione di veicoli cinesi, innescando il timore di una contro-reazione di Pechino. La Cina infatti potrebbe a sua volta imporre dazi fino al 25% sui veicoli prodotti nell’Unione Europea, e i marchi tedeschi riceverebbero un brutto colpo, visto che il mercato del Dragone è molto importante.
Verso fine giugno, Bruxelles e Pechino hanno cominciato a dialogare in modo più costruttivo, e questo ha un po’ mitigato i timori (le tariffe punitive dell’UE contro la Cina sono arrivate con un impatto molto moderato).
Tuttavia lo scenario del mercato automobilistico è rimasto comunque nervoso, anche perché restano i dati deboli che evidenziano un calo delle vendite di auto elettriche (sui quali si sta investendo molto), mentre i motori a combustione continuano ad essere richiesti.
Tra le varie brutte notizie, Volkswagen ha dovuto incassare anche il calo delle vendite della controllata AUDI negli Stati Uniti (dove peraltro la possibile rielezione di Trump potrebbe portare a dazi sulle importazioni di veicoli europei).
Tutto questo ha spinto il gruppo Volkswagen ad abbassare le previsioni sugli utili per l’anno in corso (invece del 7,0-7,5% del fatturato, solo il 6,5-7,0% del fatturato dovrebbe rimanere sotto forma di utile operativo), per via di oneri per 2,6 miliardi di euro, compresi gli accantonamenti già pianificati per la riduzione dell’organico presso il marchio principale.
Anche la filiale Porsche AG ha abbassato sorprendentemente le previsioni.
Volendo vedere la metà mezza piena del bicchiere, il prezzo di Volkswagen è rimasto più o meno stabile nell’ultimo mese e mezzo, salvando la soglia dei 100 euro (al di sotto della quale era scivolato a ottobre scorso).
Sotto il profilo tecnico, il prezzo sta viaggiando tra diversi livelli tecnici importanti, che agiscono come supporto o resistenza, come possiamo vedere sulla piattaforma di investimento XTB.
Tuttavia possiamo identificare due punti di svolta importante. Il primo è la soglia psicologica dei 100 euro: finché rimarremo al di sopra, ci sarà comunque la possibilità di una ripresa.
Il secondo livello è la EMA50, che attualmente si trova verso 108 euro. Se il prezzo riuscirà a trovare lo slancio per ritornarci sopra, lo scenario potrebbe farsi più incoraggiante.
A giudicare dalle opinioni degli analisti, c’è comunque fiducia in Volkswagen. Secondo Deutsche Bank il target a medio termine potrebbe essere sui 180 euro, mentre Jefferies e Warburg lo mettono a 150 euro. Goldman Sachs si ferma a 143 euro, JPMorgan a 128 euro.
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