Si è chiusa una settimana nervosa e volatile per il mercato azionario, che si è mosso soprattutto in scia ai risultati delle trimestrali sulle due sponde dell’oceano. Alla fine il DAX ha chiuso a 18.417,55 punti, che significa un aumento settimanale dell’1,4%.
Negli ultimi giorni il mercato ha digerito soprattutto le turbolenze relative ai titoli tecnologici negli Stati Uniti, che sono scesi significativamente. Anche se tutto questo ha inciso sull’umore generale, il Dax alla fine ne ha risentito poco.
Semmai ha inciso di più il peggioramento dell’indice Ifo, che misura l’umore dell’economia tedesca, e la brutta trimestrale di Deutsche Bank (in rosso per la prima volta in quattro anni).
Poche novità dal fronte dei tassi d’interesse, con l’opinione ormai consolidata che la FED taglierà il costo del denaro a settembre.
Dal punto di vista tecnico, nonostante la ripresa di questa settimana, i segnali per il Dax rimangono contrastanti.
Come vediamo sulla piattaforma di investimento , l’indice continua ad oscillare attorno alla Ema50. Al rialzo c’è sempre la resistenza a 18860 che ha respinto i più recenti tentativi.
Nella settimana che si è conclusa, l’indice è sceso al di sotto del trend di ripresa iniziato a metà giugno. Tuttavia, finché saremo al di sopra della soglia dei 18mila punti, il quadro tecnico rimarrà rialzista.
