Dopo 7 mesi di calo che ha portato il titolo a perdere oltre il 30% del suo valore, Lufthansa sta cercando quanto meno di consolidarsi. Ma ci sono le basi per ritenere che sia stato ormai toccato il fondo?
La trimestrale pubblicata a fine luglio ha evidenziato ricavi in crescita per , ma nel frattempo l’utile si è quasi dimezzato (469 milioni di euro, rispetto agli 881 milioni di un anno fa) a causa degli scioperi (da soli hanno pesato circa 100 milioni) e dell’aumento delle spese operative (+10% a causa dell’espansione delle operazioni di volo passeggeri, ma anche degli aumenti dei costi correlati all’inflazione).
A far registrare le perdite è stata soprattutto la compagnia principale, Lufthansa Airlines, in rosso per ben 427 milioni di euro.
Il calo degli utili non ha sorpreso il mercato, visto il profit warning annunciato a metà luglio. Per l’intero anno, il gruppo vede ora un Ebit rettificato previsto da 1,4 a 1,8 miliardi di euro, dopo aver precedentemente indicato come obiettivo circa 2,2 miliardi di euro.
Uno dei problemi maggiori è il calo del prezzo dei biglietti, che stanno tornando su livelli più “normali” dopo l’impennata che ha fatto seguito alla pandemia, anche per via di una concorrenza sempre più forte (specialmente da parte delle compagnie aeree cinesi, sul mercato asiatico). Per questo Lufthansa sta riducendo il suo programma di voli.
Un forte programma di risparmio e il passaggio dai voli a corto e medio raggio ad altre compagnie aeree (come City Airlines e Discover Airlines) dovrebbero cambiare la situazione.
Sempre in ottica di riorganizzazione, per il gruppo è importante l’ingresso di ITA Airways, che consentirà ai tedeschi di rafforzare la posizione di numero uno in Europa nel settore del trasporto aereo. Dopo il via libera ottenuto dalla Commissione Europea per l’acquisto di Ita, la finalizzazione dell’acquisizione è attesa per la fine del quarto trimestre.
Sotto l’aspetto tecnico, il quadro di è ancora molto debole, ma alcuni aspetti potrebbero invogliare all’acquisto chi ritiene il prezzo a buon mercato (e probabilmente lo è).
(Fonte grafica: piattaforma di investimento )
A luglio si è formato un livello di supporto statico molto robusto, in zona 5,80 euro. Finora i tentativi di rimbalzo si sono spenti in fretta, anche perché in tutto il 2024 Lufhtansa non è mai riuscita a superare in modo deciso la Ema50 (ci ha provato molte volte ma poi è tornata subito sotto).
Ecco perché la media mobile a 50 periodi è senza dubbio il primo scoglio per ricevere dei messaggi più incoraggianti circa il futuro. Poco più in altro c’è una zona di resistenza (6,2-6,4) che diventerebbe il secondo target.