Agosto è stato finora un mese avaro di soddisfazioni per Bayer, che ha bruciato in pochi giorni tutti i guadagni accumulati nel mese di luglio (quasi il 20%), finendo verso il limite inferiore del range 25-29 euro, dove oscilla dal mese di marzo.
Va detto che il crollo del prezzo di non è avvenuto per ragioni operative, ma per via del sell-off globale dovuto a una fuga in massa dal rischio.
Per quanto riguarda l’attività di Bayer, parlano i risultati dell’ultima trimestrale presentati pochi giorni fa, che sono stati a luce e ombre.
Il risultato operativo rettificato ha superato le aspettative del mercato, e l’andamento del settore farmaceutico ha sorpreso positivamente. Hanno invece deluso i settori dei prodotti chimici agricoli e della salute dei consumatori.
La conferma degli obiettivi annuali è tuttavia un aspetto positivo.
Sulle azioni incombe comunque la spada di Damocle della controversie sul glifosato, che possono avere un impatto in bilancio molto incerto (ed ha spinto Bayer a tagliare i dividendi all’inizio dell’anno). Negli ultimi mesi i processi hanno visto talvolta delle sconfitte, e talvolta delle vittorie in tribunale.
Inoltre ci sono anche le costose controversie legali statunitensi riguardanti la tossina ambientale PCB, che è stata vietata per decenni (anche questa è un’eredità pesante dell’azienda chimica agricola Monsanto, rilevata nel 2018 per oltre 60 miliardi di dollari).
Sotto il profilo tecnico, la discesa di inizio agosto ha riportato sul lato inferiore del range 25-29 nel quale si muove da mesi.
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Come vediamo sulla piattaforma di investimento , il nuovo attraversamento al ribasso della Ema50 ha inviato un messaggio ribassista al mercato, anche se il livello più importante resta la soglia dei 25 euro. Al di sotto di essa, lo scenario si farebbe molto cupo per Bayer.
Chi cerca occasioni a buon prezzo potrebbe anche ritenere questo come momento giusto per acquistare , puntando proprio sul fatto che il supporto statico dei 25 euro finora ha sempre retto bene.
