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SARTORIUS al test della Ema50 per ridarsi slancio

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Il taglio degli obiettivi per il 2024 ha provocato un calo sotto la soglia dei 200 euro

Il rally vissuto fino alla scorsa primavera sembra un lontano ricordo, perché i problemi del settore farmaceutico continuano a zavorrare i tentativi di ripresa di . Il titolo del fornitore di laboratori e prodotti farmaceutici è scivolato anche sotto la soglia dei 200 euro, nonostante il leggero aumento delle vendite nell’ultimo trimestre.

Dopo il boom registrato durante la pandemia del coronavirus, il settore è finito sotto pressione. Con la fine dell’emergenza pandemica gli ordini di Sartorius sono crollati, perché i clienti hanno ancora i loro magazzini pieni di scorte.
Il problema maggiore è la scarsa richiesta di apparecchiature da Cina ed Europa, dove i clienti hanno mostrato una forte riluttanza a investire.

Come detto, anche se nel secondo trimestre le vendite di sono leggermente aumentate, non è stato sufficiente per mantenere le previsioni annuali. Questo ha spinto Sartorius a tagliare gli obiettivi per il 2024, innescando la delusione degli investitori e una caduta del prezzo sotto la soglia dei 200 euro.

Nonostante questo scenario, il CEO Joachim Kreuzburg ha espresso ottimismo a lungo termine e prevede che Sartorius ritorni a una crescita in doppia cifra entro il 2028. Come motivazione ha citato le promettenti pipeline di prodotti dei clienti e migliaia di farmaci in fase di sviluppo.
Queste prospettive positive si riflettono anche nelle stime degli analisti. Ad esempio, JPMorgan ha ribadito il rating ‘Overweight’ per le azioni nonostante abbia adeguato il suo obiettivo di prezzo a 290 euro.

Sotto il profilo tecnico, Sartorius si trova ad affrontare uno scoglio importante, ossia il test della Ema50, attorno alla quale sta oscillando da giorni, come vediamo sulla piattaforma di investimento .

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L’aspetto incoraggiante è che era da aprile che il titolo non riusciva ad avvicinarsi alla media mobile a 50 periodi. Se dovesse riuscire a superarla, il messaggio che ne ricaverebbe il mercato sarebbe decisamente rialzista.

A quel punto i target per potrebbero essere la soglia psicologica a 200 euro, e dopo il recente massimo verso 208 euro.

E’ ancora decisamente prematuro invece parlare del GAP ancora aperto oltre i 230 euro (che al massimo potrebbe essere un target a medio/lungo termine).

Chi invece fa trading CFD e investe al ribasso, dovrebbe guardare soprattutto al supporto che si trova subito sotto la soglia dei 180 euro.

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