Il periodo che va da inizio luglio a inizio agosto è stato pessimo per Aurubis, che ha accusato una perdita di oltre il 20%. Quello scivolone ha riportato il titolo del produttore di rame ai livelli della scorsa Primavera, sotto la soglia dei 70 euro.
La società ha presentato cifre contrastanti per il terzo trimestre. Il risultato prima delle imposte ha deluso le aspettative del mercato, mentre il fatturato è cresciuto del 13% e l’utile netto ha sorpreso positivamente.
Ma a pesare maggiormente è l’attuale sviluppo negativo della produzione industriale e il deterioramento dell’umore economico (il rame è considerato un indicatore dello stato di salute dell’economia globale, essendo il metallo industriale per eccellenza).
Inoltre ha pesato il possibile rallentamento del boom dell’intelligenza artificiale.
Anche se per l’intero esercizio finanziario (che finisce a settembre) Aurubis ha confermato i suoi obiettivi, con un utile operativo tra 380 e 480 milioni di euro, l’aspettativa media del mercato si trovava già quasi al limite superiore di tale intervallo (470 milioni). Per questo motivo, in assenza di numeri sorprendenti in positivo, la trimestrale non ha potuto fornire impulsi positivi ai prezzi.
Sotto l’aspetto tecnico, AURUBIS ha trovato supporto sulla soglia psicologica dei 60 euro per rimbalzare dopo il crollo delle settimane precedenti.
Come vediamo sulla piattaforma di investimento , il prezzo è appena entrato in un GAP che è ancora aperto e aspetta di essere colmato. Questo potrebbe essere il primo obiettivo dei rialzisti, e porterebbe Aurubis sulla soglia dei 70 euro.
Gli analisti hanno visioni differenti sulle prospettive a medio termine di Aurubis. Mentre la banca svizzera UBS ha aggiornato il prezzo obiettivo a 65 euro, c’è molto ottimismo da parte di Deutsche Bank (84 euro), Warburg Research (82 euro), DZ Bank (80 euro) e Hauck Aufhäuser (88 euro). La più fiduciosa tutta via è Baader Bank, che per Aurubis fissa un target a medio termine di 90 euro.
