Quando parlammo di Münchener Rück a maggio scorso, dicemmo che occorreva cautela dopo aver raggiunto i record storici, perché ci si muoveva in territori inesplorati. Chi seguì il nostro consiglio fece bene, vista la forte correzione avvenuta tra meta luglio e (soprattutto) inizio di agosto.
Adesso però la situazione è tornata ad essere rosea per il più grande riassicuratore mondiale.
La tanto temuta stagione degli uragani, che aveva innescato la correzione di luglio, non è stata poi così traumatica (si temeva soprattutto l’impatto dell’uragano Beryl).
Inoltre il gruppo ha presentato l’8 agosto i suoi dati commerciali, e dopo un secondo trimestre migliore del previsto (utile +41% su base annua), Münchener Rück è sulla buona strada per raggiungere i suoi obiettivi annuali che mirano a un profitto annuo di 5 miliardi di euro.
Tuttavia molti analisti ritengono che riuscirà ad andare anche oltre (si stima anche 5,7 miliardi), del resto nella prima metà dell’anno Münchener Rück ha registrato un aumento sorprendentemente significativo dell’utile (+55% rispetto a un anno fa).
L’atteso calo dei tassi non dovrebbe avere ripercussioni particolarmente negative sul risultato finale, ne’ il calo dei prezzi immobiliari.
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Lo scenario tecnico è tornato ad essere positivo dopo il taglio della Ema50, come possiamo vedere sulla piattaforma di investimento .
Adesso Münchener Rück è tornato ad aggirarsi sui record storici, anche se bisogna fare attenzione all’indicatore RSI in ipercomrpato, che potrebbe generare una nuova temporanea correzione. Ma comunque, finché il prezzo rimarrà oltre la Ema50 lo scenario resterà confortante.
Gli analisti nutrono forte ottimismo in Münchener Rück. UBS e Berenberg hanno fissato un target a medio termine di 525 euro, mentre JP Morgan si ferma poco sotto (520 euro). RBC colloca l’obiettivo per Münchener Rück a 501 euro, mentre Jefferies vede un target di 495 euro.
