Dopo lo spavento di inizio agosto, che provocò ad Allianz uno scivolone del 5%, il titolo si è ripreso spingendo ancora più di quanto non facesse prima, tanto da raggiungere i nuovi massimi annuali attorno ai 280 euro.
L’innesco l’ha dato l’ultima trimestrale pubblicata qualche settimana fa. ha sorprendentemente aumentato gli utili nel secondo trimestre, mentre gli esperti si aspettavano un calo visti i costi delle catastrofi naturali (in special modo le inondazioni della scorsa primavera).
Il risultato operativo è salito del 4%, il volume d’affari è salito di quasi l’8%. L’azienda ha così confermato le previsioni per l’anno in corso, ed ha inoltre annunciato di voler ampliare il programma di riacquisto di azioni proprie (nonostante le spese sostenuto per acquisizioni minori negli ultimi mesi).
Dopo un miliardo di euro, il consiglio ora vuole spendere altri 500 milioni di euro per riacquistare le proprie azioni, il riacquisto di questo volume aggiuntivo sarà completato entro la fine dell’anno, e tutte le azioni riacquistate verranno ritirate (riducendo il numero di azioni in circolazione, aumenterà l’utile per ogni azione rimanente e, in teoria, anche il valore delle azioni).
Le prospettive di sono assolutamente buone, nonostante siamo entrati nel ciclo di tagli dei tassi da parte delle banche centrali (cosa negativa per assicuratori e riassicuratori diretti).
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Come possiamo vedere sulla piattaforma di investimento , l’ultimo impulso ha reso il quadro di Allianz decisamente rialzista, grazie al taglio della Ema200 e della Ema50 (che descrivono rispettivamente le tendenze a medio e lungo termine).
Tuttavia, l’ingresso dell’indicatore RSI nella zona di ipercomprato ha provocato una frenata attorno alla soglia dei 280 euro. Non ci stupiremmo se facesse qualche passo indietro, fino al supporto statico a quota 270 euro.
Ma fin quando il prezzo rimarrà oltre la Ema50, il quadro tecnico non risulterà sporcato.