Dopo aver rischiato di precipitare sotto la soglia dei 30 euro a inizio agosto, FRESENIUS MEDICAL CARE è riuscito a riprendersi rapidamente, e nel giro di un mese e mezzo ha ridato fiducia agli investitori nello spacialista in dialisi.
Nel terzo trimestre fiscale ha registrato un aumento delle vendite (3,5%), nonostante le continue sfide nel business statunitense (in precedenza l’azienda aveva dovuto abbassare le previsioni circa la crescita dei trattamenti negli Stati Uniti).
I mercati in Europa e Asia si sono sviluppati particolarmente bene, registrando tassi di crescita superiori al 10%. L’amministratore delegato Helen Giza vede un mercato in miglioramento per i fornitori di dialisi, perché i tassi di mortalità annualizzati sono migliorati e i volumi sono aumentati.
Il programma di risparmio sui costi e la crescente domanda di soluzioni di dialisi domiciliare dovrebbero offrire prospettive di sviluppo interessanti in futuro. Ne avremo un primo assaggio a inizio novembre, quando saranno pubblicati i prossimi dati trimestrali.
Intanto visto l’attuale rapporto prezzo/vendite (P/S) di 0,54 e un rapporto prezzo/cash flow (P/CV) di 4,00, il titolo appare ancora sottovalutato.
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Sotto l’aspetto tecnico, ci sono importanti sfide all’orizzonte per Fresenius MC. Il prezzo infatti è in una zona dove transitano sia la Ema50 che la Ema200, come possiamo vedere sulla piattaforma di investimento .
Soprattutto la Ema50 di recente ha dimostrato di avere una forte capacità “attrattiva” del prezzo, visti i numerosi rimbalzi avvenuti su di essa.
Se riuscirà a superare questi ostacoli, potrebbe dirigersi rapidamente verso la soglia psicologica dei 40 euro, vista l’ultima volta prima dell’estate.
Viceversa, nuovi passi indietro spingerebbero il prezzo verso i supporti a 35 euro e 32,3 euro.