La corsa di ADIDAS continua ad essere imprigionata dentro l’intervallo tra 210 e 240 euro, dove ormai sta viaggiando dal mese di aprile. Ultimamente il titolo si è avvicinato molto al limite inferiore di questo range, ma dall’ultima trimestrale – pubblicata a fine ottobre – potrebbe invece scaturire uno slancio al rialzo.
Il produttore di articoli sportivi ha chiuso il terzo trimestre con ottimi risultati, che hanno superato anche le aspettative. Le vendite sono cresciute del 10%, l’utile netto è aumentato del 73% e l’utile per azione del 74%. Il CEO Björn Gulden ha sottolineato che ha avuto una crescita in tutte le regioni, in tutti i canali di vendita e anche in tutte le aree di prodotto.
Quello che conforta è la crescita in Cina e le cifre positive per il marchio Adidas in Nord America negli ultimi due trimestri.
Già a metà ottobre, quando presentò i dati preliminari, aveva nuovamente aumentato il suo obiettivo di utile operativo annuale da 1,0 a 1,2 miliardi di euro (lo aveva fatto già altre due volte quest’anno).
Paradossalmente, il fatto di aver aumentato ancora gli obiettivi diventa una sfida complicata per Adidas, perché c’è meno spazio per gli errori in futuro. Quello che conterà da ora in poi è soprattutto se Adidas riuscirà a mantenere lo slancio attuale nei prossimi due anni e a superare i suoi obiettivi a medio termine.
Nel frattempo ha chiuso la controversia legale con il rapper Kanye West, che durante la collaborazione con il marchio tedesco si lasciò andare a commenti razzisti e sessisti che provocarono un danno di immagine all’azienda di abbigliamento (e anche economico), che nel 2022 decise unilateralmente di interrompere la partnership. C’è stato un accordo extragiudiziale con West e i suoi avvocati, che ha chiuso la partita.
Sotto l’aspetto tecnico, il prezzo di Adidas ha recentemente trovato supporto sulla Ema200, riuscendo così ad allontanarsi dal limite inferiore del range 210-240 dove si trova da diversi mesi, come vediamo sulla piattaforma di investimento .
Ad ostacolare questa ripresa però c’è la Ema50, che rappresenta il primo livello di resistenza.
La lunga permanenza nel range 210-240 fa immaginare che, quando ci sarà il breakout, il prezzo avrà un forte movimento (al rialzo o ribasso).
L’ottimismo che circonda si vede anche nei commenti degli esperti. Deutsche Bank Research ha fissato l’obiettivo di prezzo a medio termine a 275 euro, mentre RBC ha messo l’obiettivo per Adidas a 270 euro. Ancora più su si spinge la banca svizzera UBS, a quota 280 euro.