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COMMERZBANK, la corsa al rialzo dipende dall’affare Unicredit

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La scalata della banca italiana ha propiziato un balzo fino ai 17 euro, ma l’operazione è ancora incerta e questo ha frenato lo slancio

Il grande balzo cominciato sul finire dell’estate – innescato dalla possibile acquisizione da parte di Unicredit – per il momento ha esaurito la sua spinta, e si è di nuovo fermata a pochi passi dai 17 euro.

Il mercato si è “congelato” in attesa di novità riguardo all’operazione Unicredit, che rimane la questione più calda sul tavolo. La banca italiana ha approfittato dell’uscita parziale del governo federale all’inizio di settembre e si è assicurata il 21% delle azioni di Commerzbank, chiedendo a Bafin l’autorizzazione ad aumentare la propria partecipazione fino al 29,9%. Dopo essere diventato il maggiore azionista, Unicredit è intenzionata ad acquisire il controllo di Commerzbank.
Ma lo scenario è tutt’altro che semplice.


Il consiglio di amministrazione di intende fare resistenza, perché vede dei rischi per l’attuale rating (attualmente UniCredit ha BBB, ossia tre livelli inferiori rispetto alla banca commerciale tedesca) con la conseguenza di dover restringere il credito ad alcuni clienti.
Altri problemi sono l’integrazione dei sistemi di due grandi banche, che si preannuncia complessa e molto lunga, senza contare il timore di tagli ai posti di lavoro (specie nel settore amministrativo).
Anche per questo Commerzbank valuta una contromossa, ossia l’acquisizione di un altro istituto di medie dimensioni come parte della sua strategia per respingere l’assalto di Piazza Gae Aulenti. Tra i potenziali obiettivi ci sarebbero la Hamburg Commercial Bank (Hcob) e la Oldenburgische Landesbank (Olb).


E il governo federale? La coalizione al governo era contraria a un’acquisizione ostile, ma non ad una amichevole. Però lo scenario si è complicato con la crisi di Governo in Germania, dove si andrà alle elezioni a febbraio 2025 dopo l’uscita dalla maggioranza dei Liberali. Insomma questo aspetto dovrà esser rivisto in futuro alla luce di chi vincerà.


Nel frattempo, i conti presentati lo scorso 6 novembre da sono stati a tinte miste. La banca ha guadagnato 642 milioni di euro, il 6% in meno rispetto all’anno precedente, ma più di quanto si aspettassero gli analisti. Tuttavia il consiglio d’amministrazione si vede comunque sulla buona strada per un surplus di circa 2,4 miliardi di euro per l’intero anno.

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Dopo essersi affacciato a inizio ottobre nell’area dei 17 euro, il titolo COMMERZBANK è tornato all’indietro nelle ultime settimane. A fare da supporto al prezzo è la Ema50, come vediamo sulla piattaforma di investimento .
Peraltro questa zona è ancora più solida da un supporto statico già colpito diverse volte in passato.


Anche se il quadro tecnico rimane rialzista, è chiaro che gli scenari futuri dipendono dalla possibile acquisizione da parte di Unicredit. Se dovesse effettivamente avvenire, si possono prevedere ulteriori aumenti. Se invece UniCredit fosse costretta a ritirarsi (ha lasciato aperta la possibilità di cedere il 9% circa di azioni incassando una plusvalenza), il titolo dell’istituto tedesco potrebbe risentirne.

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