Era normale che il titolo Allianz, dopo aver raggiunto i massimi di 23 anni, potesse vivere una fase di correzione. E infatti dopo aver varcato la soglia dei 300 euro per la prima volta dal 2001, c’è stata una marcia indietro di una decina di euro circa.
Sulla marcia indietro di ha inciso anche il timore che le numerosi catastrofi naturali (come le inondazioni nell’Europa orientale e diverse tempeste) potessero avere un impatto forte sui conti del gruppo assicurativo. Impatto che invece, a guardare l’ultima trimestrale, non è stato poi così forte.
Gli ultimi dati trimestrali di Allianz sono stati migliori del previsto. Grazie ai premi più alti, Allianz ha guadagnato più di quanto si aspettassero gli analisti, soprattutto nel ramo danni (va poi sottolineato che le assicurazioni sulla vita e sulla malattia hanno addirittura aumentato il loro volume del 28%).
L’utile operativo è cresciuto di quasi il 14% rispetto all’anno precedente, raggiungendo 3,9 miliardi di euro. Gli azionisti di hanno ottenuto un surplus di quasi 2,5 miliardi di euro, il 22% in più rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.
Inoltre, come detto, le catastrofi naturali sono costate all’assicuratore solo la metà rispetto all’anno precedente (poco meno di 650 milioni di euro).
continua quindi a dare l’impressione di un gruppo solido e promettente, tanto che il management è diventato anche più ottimista per l’anno in corso. L’utile operativo dovrebbe ora raggiungere un valore compreso tra 14,8 e 15,8 miliardi di euro, nella fascia superiore dell’obiettivo che era stato prefissato.
–
La recente correzione del prezzo ha trovato un supporto nella Ema50, come possiamo vedere sul grafico tratto dalla piattaforma di investimento .
Se la media mobile a 50 periodi resisterà, ci sono le condizioni per una ripresa di Allianz, che avrebbe come obiettivo il ritorno sui 300 euro.
In caso contrario, il successivo supporto si può individuare a circa 278 euro (il picco raggiunto in primavera).
Gli analisti continuano ad essere molto ottimisti su Allianz. DZ Bank vede un target a medio termine sui 325 euro, mentre Deutsche Bank si ferma a 310 euro. Più ottimista è Goldman Sachs, che ha fissato un prezzo obiettivo a 343 euro. I più fiduciosi sono quelli di Berenberg, che consigliano e fissano un target a 376 euro.