Il mercato azionario tedesco tocca nuovi livelli record, con gli investitori che si sono goduti il patto commerciale sulla Brexit negoziato dopo un lungo braccio di ferro tra Londra e UE. Inoltre stimola il sentiment positivo il pacchetto di aiuti degli Stati Uniti e l’inizio della campagna vaccinale in Europa.
Il DAX così toccato il record storico a 13.818,65 punti nelle prime contrattazioni, superando il precedente record di febbraio. La chiusura arriva però con un rialzo dell’1,49% a 13.790,29 punti.
Anche l’MDax continua ad aggiornare i suoi record, e chiude in rialzo dello 0,80% a 30.655,69 punti.
DAX
All’inizio della settimana, il vero boom è quello del fornitore di cibo Delivery Hero +9,12%, per il quale è spianta la strada all’acquisizione del concorrente sudcoreano Woowa. L’unica condizione posta dall’autorità antitrust sudcoreana KFTC è la cessione della filiale coreana Yogiyo.
La casa automobilistica BMW +0,15% vuole aumentare la produzione di veicoli elettrici più di quanto precedentemente pianificato. ‘Negli anni dal 2021 al 2023 costruiremo un quarto di milione di auto elettriche in più rispetto a quanto inizialmente previsto”, ha dichiarato il capo della BMW Oliver Zipse.
Deutsche Post +2,6% continua a beneficiare del boom online e prevede profitti record quest’anno, come dichiarato il boss Frank Appel, in un’intervista alla ‘Frankfurter Allgemeine Sonntagszeitung‘.
Prese di profitto su MTU Aero Engines -1,29%, che era stato il titolo più apprezzato dell’antivigilia di Natale.
MDAX
L’avvio della campagna vaccinale in Europa dà slancio al settore viaggi. Deutsche Lufthansa +5,22%. Pesano anche le dichiarazioni del CEO Carsten Spohr, secondo cui la ha ridotto i costi molto più velocemente del previsto.
I vaccini fanno bene anche alla società aeroportuale Fraport +2,11%.
Continua la corsa di Siemens Energy +5,39%, dopo lo sprint di prima di Natale sulla scia delle voci sul futuro della controllata Siemens Gamesa.
Intanto Commerzbank -0,04% vuole tagliare 2.300 posti di lavoro come parte della sua ristrutturazione aziendale. La banca l’ha concordato con il consiglio di fabbrica, e tali tagli avverranno entro il 2024. Questa operazioni costerà parecchio all’azienda e incideranno sui bilanci.