Dopo aver subito un brusco contraccolpo a causa della pandemia, l’azienda chimica si è ripresa con vigore. All’inizio si è avvertito il calo della domanda da parte dei settori automobilistico e aeronautico, ma anche questa flessione si sta riassorbendo.
I recenti dati di BASF
Secondo i dati preliminari, le vendite e l’utile operativo (EBIT adjusted) sono aumentati in modo significativo su base annua nell’ultimo trimestre del 2020. Ma il peso dei conti negativi registrati nel secondo e terzo trimestre, hanno penalizzato il bilancio dell’intero 2020 (che finisce in perdita, principalmente a causa degli ammortamenti, dopo che il gruppo aveva realizzato un miliardo di utili nell’anno precedente).
BASF prevede di presentare i dettagli sul quarto trimestre e sull’intero anno 2020 il 26 febbraio.
Il gruppo ha rafforzato il suo percorso di austerità, che entro la fine del 2022 lo porterà a tagliare fino a 2000 posti di lavoro in tutto il mondo. Questo porterà dei risparmi superiori a 200 milioni di euro all’anno dal 2023.
Quadro tecnico BASF
Dal punto di vista tecnico, siamo in una fase cruciale per il futuro.
Dopo aver superato quota 69 a inizio gennaio, issandosi sui massimi da dicembre 2019, il titolo BASF ha avuto un momento di correzione che si è concretizzato in un pattern bandiera (fonte grafica broker ).
A inizio febbraio c’è stato però un breakout da questo pattern (con attraversamento della EMA50) e una successiva esplosione direzionale verso l’alto, che ha portato il prezzo a testare nuovamente i massimi annuali. Attualmente è in corso proprio questo test, che potrebbe spalancare le porte al superamento della soglia dei 70 euro.