La borsa tedesca inizia il mese di maggio mandando un segnale incoraggiante dopo aver vissuto una settimana mista che l’aveva visto perdere quasi un punto percentuale.
L’indice tedesco sale dello 0,66% a 15.236,47 punti, grazie alla spinta dei dati economici che hanno confermato la ripresa economica.
L’MDax dei titoli tedeschi di medie dimensioni ha guadagnato lo 0,64% a 32.913,32 punti.
Al vertice del DAX c’è il produttore chimico Covestro +2,65%.
Giornata positiva per il settore auto. Volkswagen +1,87%, BMW +0,88%, Daimler +0,49%.
Sul mercato tedesco l’attenzione si è rivolta alle società del gruppo Siemens.
Ad esempio, il produttore di tecnologia medica Siemens Healthineers +1,98% ha aumentato significativamente le vendite nel secondo trimestre dell’anno, beneficiando dell’elevata domanda di test rapidi Covid-19. Inoltre, Siemens Healthineers ha innalzato i propri obiettivi per l’esercizio in corso 2020/21.
Sul DAX, Siemens fa +1,46% mentre Siemens Energy è invece salita dello 0,8%, dopo che la controllata Siemens Gamesa ha registrato una migliore performance operativa nel secondo trimestre dell’esercizio.
Dopo il balzo della scorsa settimana, va in rosso Deutsche Bank -1,81%. La principale banca tedesca ha reso noto di aver perfezionato l’operazione Minerva di cartolarizzazione di un portafoglio di crediti al consumo a tasso fisso performing del valore di circa 4,74 miliardi in termini di capitale residuo.
Al picco del MDax troviamo le azioni dell’operatore aeroportuale Fraport +3,48%, seguite dalle azioni Deutsche Lufthansa +2,63%. Entrambi i titoli hanno beneficiato di migliori prospettive per i viaggi durante la prossima estate. Inoltre il CEO di Lufthansa Carsten Spohr ha annunciato in un’intervista che Lufthansa e la sua controllata Eurowings prevedono di volare verso oltre 100 destinazioni di vacanza.
Alla fine della scorsa settimana, le azioni Nordex -4,41% erano già sotto pressione. Oggi la discesa accelera ancora di più perché venerdì la concorrente Siemens Gamesa ha presentato i suoi dati e ha dovuto tagliare le sue previsioni di vendita. Cresce così il timore che i costruttori di turbine non saranno in grado di convertire l’intero portafoglio ordini in vendite redditizie in futuro.