Le dichiarazioni ottimistiche del futuro capo di Hugo Boss, Daniel Grieder, hanno soffiato nelle vele del titolo del gruppo di moda.
Il nuovo capo ha progettato un futuro di grande successo per l’azienda, tanto che alla fine del suo mandato quinquennale – che inizierà a giugno – ha posto come obiettivo di ricavi più del doppio rispetto a oggi.
In una intervista a Manager Magazin, il futuro capo di Hugo Boss precisa: “Non c’è motivo per cui non potremo essere di crescere meno di Tommy Hilfiger“.
Perché questo richiamo? Perché Grieder era in precedenza proprio a capo del marchio di moda TC, che sotto la sua guida è diventato famoso in tutto il mondo come un marchio maschile fresco, casual e sportivo. Inoltre, ha raggiunto l’impossibile: ispirare le donne a fare lo stesso. La moda femminile rappresenta ora il 40% del ricavato.
Hugo Boss è in fase di ristrutturazione da qualche tempo e l’anno scorso ha sofferto molto per la crisi Covid. Le vendite erano crollate di un terzo a circa 1,95 miliardi di euro, con perdite che si sono accumulate.
Secondo Grieder, nel futuro di Hugo Boss c’è molto internet (per rintracciare le giuste tendenze) e collezioni più piccole. Verrà prodotto solo ciò che vende bene, e inoltre l’azienda curerà di più ogni aspetto del prodotto, fino al tessuto.