Il DAX si fiacca piano piano, dopo un avvio moderato, a causa delle notizie economiche deludenti (I nuovi ordinativi nell’industria tedesca sono diminuiti a maggio e il barometro del sentiment dell’istituto di ricerca ZEW è diminuito inaspettatamente), dell’instabilità del mercato petrolifero e della debolezza di Wall Street.
L’indice tedesco alla fine ha perso lo 0,96% a 15.511,38 punti.
L’MDax dei titoli di medie dimensioni, invece, ha registrato un guadagno dello 0,03% a 34.544,16 punti, dopo aver raggiunto anche il record.
Le previsioni annuali ridotte della VDA riguardo alla produzione di auto, appesantiscono il settore. Scendono Volkswagen -3,88%, BMW -3,77%, Daimler -3,95 e ne risente anche Continental -4,25.
Intanto Volkswagen ha annunciato un riassetto che comporterà la cessione del controllo di Bugatti. E’ stata infatti annunciata una nuova joint venture tra la croata Rimac (55% del capitale) e Porsche (45%) che assorbirà il controllo della Bugatti. Porsche controlla un 24% di Rimac direttamente.
Sul podio dell’indice principale ci sono Siemens Energy +2,93, Delivery Hero +2,79 e Vonovia +1,61.
Protagonista negativa del giorno è Shop Apotheke -12,59 che annuncia una frenata nella crescita, giacché ha patito una capacità logistica temporaneamente ridotta nel secondo trimestre per via dell’organizzazione nella nuova sede a Sevenum. Ha comunque ha confermato gli obiettivi annuali, pur riconoscendo che sarà impegnativo. Sullo sfondo rimane poi il problema della lentezza nell’approvazione della ricetta medica elettronica.
Al contrario, Sartorius +3,18% è stato al centro dell’attenzione dopo una buona attività nei primi sei mesi. Il fornitore di servizi di laboratorio e il fornitore farmaceutico sono diventati più fiduciosi per l’intero anno e ancora una volta hanno prospettato una maggiore crescita delle vendite rispetto a prima.
Sul MDAX però a spiccare sono Morphosys +5,17 e TeamViewer +4,65.
BASF -2,16% e Clayton, Dubilier & Rice hanno firmato un accordo per vendere Solenis a Platinum Equity, una società di private equity con sede in California fondata nel 1995. La transazione implica un valore d’impresa per Solenis di 5,25 miliardi di dollari, che include un indebitamento netto di circa 2,5 miliardi di dollari, soggetto a rettifiche al closing. Dal 1° febbraio 2019 BASF detiene il 49% delle azioni di Solenis.
Intanto HelloFresh +4,93 risente ancora della notizie dell’incremento delle sue capacità, grazie a una nuova sede vicino Magdeburgo.
Il produttore di turbine eoliche Nordex +0,57% ha informato che tra aprile e giugno, quasi 300 turbine eoliche sono state ordinate per progetti in nove paesi.