Il secondo trimestre di PUMA ha visto crescere vendita e e redditività, malgrado molti problemi operativi legati alla pandemia (fornitura difficile, carenza di merci, restrizioni e chiusure negozi). Problemi che rappresentano ancora fonte di preoccupazione per l’azienda di abbigliamento sportivo.
Secondo trimestre 2021 PUMA
Nel secondo trimestre dell’anno, PUMA ha registrato un aumento delle vendite del 96%a € 1.589 milioni (Q2 2020: € 831 milioni).
Il margine di profitto lordo migliora al 47,5% (Q2 2020: 43,9%)
Il risultato operativo (EBIT) migliora a € 109 milioni (Q2 2020: € -115 milioni).
I guadagni netti migliorano a € 49 milioni (Q2 2020: € -96 milioni).
Dati semestrali
A livello di intero semestre, l’aumento delle vendite risulta del 54% a € 3.138 milioni (H1 2020: € 2.131 milioni)
Il margine di profitto lordo migliora al 48,0% (H1 2020: 46,2%).
Il risultato operativo (EBIT) migliora a € 263 milioni (H1 2020: € -44 milioni).
I guadagni netti migliorano a € 158 milioni (H1 2020: € -59 milioni)
Nel semestre il capitale circolante è aumentato del 6,1% a 691,9 milioni (30 giugno 2020: 652,1 milioni).
Il free cash flow nella prima metà del 2021 è migliorato significativamente a 24,6 milioni di euro (primo semestre 2020: -206,0 milioni di euro), grazie al forte aumento dell’utile prima delle imposte (EBT).
Previsioni 2021 PUMA
Alla luce della crescita delle vendite e della redditività, PUMA prevede che le vendite aumenteranno di almeno il 20%, mentre il risultato operativo (EBIT) è ora previsto tra € 400-500 milioni (in miglioramento significativo). L’azienda non fornisce però una prospettiva dettagliata sul margine di profitto lordo e sul rapporto OPEX. I guadagni netti dovrebbero ancora migliorare in modo significativo nel 2021.
