Nel primo semestre il gruppo ha registrato profitti record, con l’utile operativo che ha toccato 4 miliardi di euro, superando i livelli pre-pandemici.
Il colosso tedesco si aspetta un ritorno operativo sulle vendite tra il 6% e il 7,5% (la previsione precedente era 5,5-7%).
Volkswagen inoltre vuole consegnare circa il 10% più veicoli in tutto il mondo, nonostante i colli di bottiglia nei semiconduttori quest’anno.
Il profitto operativo ante special-item del primo semestre ha raggiunto 11,4 miliardi di euro (13,5 miliardi di dollari), sopra il precedente record di 10 miliardi di euro raggiunto nel 2019, cioè prima della pandemia.
Nel primo semestre dell’anno, il più grande carmaker dell’Europa ha portato quasi 5 milioni di veicoli ai clienti in tutto il mondo, circa il 28% in più rispetto al debole periodo precedente.
“Il risultato record nella prima metà dell’anno è una chiara prova di quanto siano forti i nostri marchi e quanto siano attraenti i loro prodotti”, ha detto il CEO Herbert Diess.
Per però lo scenario non è tutto rose e fiori. Infatti la situazione economica, la volatilità dei mercati delle materie prime e dei cambi, ma soprattutto il problema delle catene di approvvigionamento e in special modo la fornitura di semiconduttori, potrebbe avere ripercussioni anche sulle performance future di Volkswagen così come di molte grandi case automobilistiche.
Nel frattempo, continuano le voci sull’offensiva di verso il leader del noleggio Europcar: offerta da 3 miliardi di dollari.
Sarebbe infatti prossimo l’accordo per acquistare Europcar Mobility Group, dopo che il consorzio a guida ha aumentato la sua offerta a circa 50 centesimi di euro per azione.