Giornata opaca per PUMA, nonostante diverse agenzie di rating abbiano alzato il propri target di prezzo ben oltre la soglia dei 100 euro. Soglia che il titolo fa fatica a rioltrepassare dopo averla persa qualche settimana fa.
Eppure Goldman Sachs ha confermato il rating “buy”, alzando l’obiettivo di prezzo da 118 a 130 euro. Secondo l’analista Richard Edwards, è probabile che le tendenze incoraggianti delle vendite nel terzo trimestre abbiano compensato i venti contrari legati al Covid. Per questo giustifica un nuovo obiettivo di prezzo per il produttore di articoli sportivi.
Un target molto alto o fissa anche JPMorgan, che tuttavia ha ridotto l’obiettivo di Puma da 145 a 135 euro, lasciando nella categoria ‘Sovrappeso’.
L’analista Grace Smalley ritiene che il produttore di articoli sportivi abbia avuto un forte terzo trimestre, con una crescita significativa alle spalle. A causa delle attuali strozzature nelle catene di approvvigionamento, però si aspetta una certa cautela da parte del management.
La banca svizzera UBS ha intanto alzato Puma da 114,60 a 117,00 euro, mostrando quindi una maggiore cautela rispetto ai “colleghi”. Tuttavia, anche in qesto caso viene confermato il rating ‘Buy’. Da Zurigo ritengono che Puma dovrebbe riportare un buon terzo trimestre, confermando le prospettive per l’anno.
Nel panorama va evidenziato anche il giudizio di DZ Bank, che ha promosso Puma SE da ‘Sell’ a ‘Hold’, aumentando il valore della quota da 95 a 103 euro.
In uno studio pubblicato lunedì, l’analista Herbert Sturm presume che il forte slancio di crescita degli affari statunitensi continuerà nel quarto trimestre. Ci dovrebbe essere un’ulteriore crescita anche in Europa, mentre resta difficile in Cina.