Da ormai nove mesi le azioni di BASF sono in una spirale discendente, sebbene le operazioni del più grande gigante chimico del mondo stiano ancora andando bene.
Per questo motivo diversi analisti stanno valutando se sia il caso cogliere l’occasione ed entrare a mercato.
Del resto ci sono diversi titoli chimici che offrono interessanti opportunità di ingresso. BASF lo è, soprattutto in considerazione del calo dei prezzi registrato finora quest’anno.
Ad esempio, la principale banca statunitense JPMorgan ha appena aggiornato BASF da ‘neutral‘ a ‘sovrappeso‘ dopo il calo dei prezzi negli ultimi mesi.
Il prezzo indicativo è stato lasciato a 78 euro, e nonostante rimangano le incertezze riguardo alla pandemia, secondo l’analista Chetan Udeshi le prospettive economiche per il 2022 sono favorevoli. Inoltre Ha BASF ha quasi il più alto rendimento da dividendi del settore.
Baader Bank ha lasciato il rating di BASF su “buy”, in vista dell’esternalizzazione dei convertitori catalitici a una nuova business unit con focus sul riciclaggio delle batterie (Automotive Catalysts and Recycling).
L’analista Markus Mayer vede questa mossa come un ulteriore driver per una rivalutazione del titolo BASF.
Anche la banca d’affari Jefferies vede il fair value del titolo DAX a 85 euro (valutazione: buy). Secondo l’analista Chris Counihan, l’esternalizzazione dei convertitori catalitici a una nuova business unit aprirà uno spazio di manovra strategico in futuro.
