Il produttore di motori aerei MTU Aero Engines non ha avuto un anno facile, che si potrebbe dire letargico. Infatti da inizio anno e fino a novembre, il prezzo delle azioni si è mosso – con poche temporanee eccezioni – nella fascia tra 190 e 220 euro.
Nelle scorse settimane però l’ampio range è stato abbandonato verso il basso, a causa delle paure dovuto alla variante Omicron, e delle conseguenti restrizioni ai viaggi.
Il prezzo di MTU – che nel frattempo ha sfondato sia la Ema50 che 200 – si è così trascinato sul supporto a 163,50 – 165,55, come vediamo su .
Adesso che il titolo ha raggiunto questo livello, l’interesse all’acquisto aumenta leggermente, soprattutto alla luce del fatto che UBS e JpMorgan hanno di recente rivisto al rialzo il rating dell’azienda tedesca.
Un primo segnale potrebbe essere innescato sopra 175-177,45 euro, che consentirebbe una corsa a 190,35 euro. Prima di allora, però, potrebbe esserci una fase di stanca prima di trovare la giusta direzione.
Al ribasso invece le soglie 163,50 e 161,55 euro sono supporti importanti, ma finché non vengono strappati, c’è ancora la possibilità di un consolidamento con una successiva inversione di tendenza. Se ciò accade, tuttavia, e il prezzo di chiusura giornaliero scende al di sotto di 161,55 EUR, è probabile che l’unità affronti un’altra tendenza al ribasso. In questo caso, il nuovo obiettivo di prezzo sarebbe EUR 144,70.