La guerra ha drasticamente cambiato lo scenario attorno al DAX, come del resto quello di tutte le borse mondiali. Se fino alla settimana scorsa l’umore ballava tra le speranze di schiarita e le improvvise paure di nuove escalation, alla fine lo scenario più temuto si è concretizzato.
Il solido supporto che si trovava sulla soglia psicologica dei 15mila punti ha ceduto di schianto, così come quello che si trovava poco sotto, a 14830, come vediamo sul broker .
Qualche giorno fa vi avevamo avvertito di prestare attenzione all’imminente incrocio della Ema50+Ema200. Ebbene, quell’incrocio ha svolto immediatamente il suo ruolo nefasto.
Nel momento in cui i prezzi hanno “baciato” questo incrocio, sono esplosi in una forte direzionalità verso il basso.
Ha ceduto il supporto sul livello statico a 15.011, poi quello a 14.830 punti. e infine quello a 14400. Adesso il DAX sta testando il livello sui 14.140.
Chiaramente, più che la situazione tecnica inciderà l’umore degli investitori. La speranza di una ripresa a breve è affidata ai possibili negoziati tra Russia e Ucraina, ma è chiaro che nessuna può aspettarsi svolte positive in tempi rapidi.