Il gruppo immobiliare residenziale Grand City Properties (GCP) – società quotata nel MDax – è sulla strada giusta per centrare i propri obiettivi annuali, come ha evidenziato la stessa società in un meeting in Lussemburgo.
L’utile operativo (FFO I) dovrebbe raggiungere altri 213-220 milioni di euro nel 2020 e il management prevede di pagare un dividendo da 82 a 85 centesimi per il 2020.
Nel presentare i dati del primo trimestre, la società aveva leggermente abbassato le sue previsioni a causa dei ritardi nelle acquisizioni.
Sul mercato azionario, gli ultimi dati non hanno fornito alcun impulso. I titoli sono aumentati di oltre mezzo punto percentuale, in linea con il mercato.
I conti dei primi 9 mesi del 2020
Riguardo ai conti dei primi 9 mesi dell’anno, l’utile operativo (FFO 1) è aumentato dell’uno per cento rispetto all’anno precedente, a 161,6 milioni di euro. I proventi netti da locazione, invece, sono scesi del due per cento a 279 milioni di euro a causa della vendita di immobili. Corretto per questo effetto, il reddito da locazione in aree comparabili è aumentato del 2,6 per cento.
L’incidenza maggiore sui conti l’hanno avuta l’aumento degli affitti, unitamente alla riduzione del costo connesso ai posti di lavoro. L’affitto medio del contratto per metro quadrato è salito da 6,80 euro a fine dicembre 2019 a 7,30 euro alla fine di settembre 2020
Nei primi nove mesi, Grand City Properties ha venduto immobili per un valore di 350 milioni di euro. Inoltre, la direzione di GCP ha firmato contratti per la vendita di immobili per un valore di 500 milioni di euro. In cambio, la società ha acquisito immobili per un valore di circa 380 milioni di euro, anche nella capitale britannica, Londra.
Rating
Nel frattempo, questa mattina l’agenzia Jefferies ha lasciato il rating di Grand City Properties su “Hold” con target a 20 euro, mentre Goldman lo ha lasciato su ‘Acquista’ con obiettivo 24 euro.