Come già accaduto nelle ultime settimane, il DAX si agita tanto ma alla fine chiude l’ottava senza essersi mosso. L’indice tedesco rimane oltre la soglia dei 14mila, ma brucia i guadagni accumulati nei giorni precedenti a causa dello scivolone di venerdì (-2,48%).
Oltre all’incertezza per la guerra e i timori per la frenata dell’economia cinese, ci sono soprattutto le prospettive di banche centrali più aggressive a deprimere il mercato, mentre il rendimento dei Bund decennali è salito al livello più alto degli ultimi 7 anni.
Alla chiusura di venerdì il Dax segna 14.142,09 punti, e come detto è un bene che sia rimasto ancora una volta oltre la soglia psicologica dei 14mila.
Come vediamo sul broker , si conferma sempre più importante il supporto a 14.143, ereditato poco più di un anno fa.
Sfortunatamente, si conferma altresì solida la resistenza formata dalla coppia EMA50+23.6 Fibonacci (costruito sul movimento di lungo periodo marzo2020-novembre2021) a quota 14.360. Anche questa settimana c’è stato un tentativo fallito di superarli.
Settimana prossima potrebbe essere quella della verità. In caso di nuovo test positivo, il DAX potrebbe ritrovare slancio.
Ma se la debolezza dovesse far cadere il supporto a 14.143, allora la soglia dei 14mila sarebbe in serio pericolo.