Al termine di una settimana molto nervosa, il DAX è riuscito nuovamente a rimanere agganciato alla soglia dei 14mila punti, dopo essere scivolato molto più in basso. Soprattutto la seduta di venerdì ha consentito all’indice tedesco un recupero in extremis.
Tuttavia l’umore generale rimane fragile a causa del timore di tassi di interesse in aumento e dell’inflazione elevate, mentre sullo sfondo agiscono sempre le tensioni della guerra.
Alla fine il DAX ha chiuso a 13.981,91 punti. Su base settimanale, ciò si traduce in una perdita dello 0,3%.
Dal punto di vista tecnico, il DAX ha fallito il test (doppio) della EMA50 e della solida resistenza statica a 14.143 (ereditata più di un anno fa), come vediamo sul broker .
Il successivo rimbalzo aveva fatto temere una brusca caduta, dal momento che il DAX era andato a pizzicare il supporto di lungo periodo a quota 13.653, come vediamo nell’immagine tratta da .
Il parziale recupero avvenuto tra giovedì e venerdì, ha riportato l’indice praticamente al punto partenza.
Il recupero della soglia dei 14mila punti continua ad essere il primo segnale di uscita da una situazione complicata.
Se avverrà una ulteriore ripresa, allora si potrà puntare più in alto, verso il 23.6 Fibonacci (costruito sul movimento di lungo periodo marzo2020-novembre2021) a quota 14.360.