Si è chiusa un’altra settimana terribile per il DAX. Dopo il -4,8% maturato nella settimana precedente, stavolta il bilancio è -4,62%.
L’indice piomba così in prossimità della soglia dei 13mila punti, abbandonando per il momento qualsiasi velleità di rilancio.
Il paradosso è che un piccolo recupero è avvenuto nel giorno delle “quattro streghe“, quello più temuto dai mercati per via della contemporanea scadenza di opzioni e future su indici e singoli titoli.
L’inflazione elevata e l’aumento dei tassi di interesse rimangono i temi dominanti del mercato, e alimentano i timori di una recessione tra gli investitori.
Anche la limitazione delle forniture di gas dalla Russia sta svolgendo un ruolo sempre più importante. Lo scenario di uno stop dell’offerta di gas russo ora sembra sempre più probabile, e potrebbe innescare una recessione immediata in Germania.
Come vediamo sul broker , il forte movimento direzionale ha spinto il principale indice tedesco a infrangere il supporto statico a 13.653 e poi anche quello a 13.328.
Al momento un ostacolo all’ulteriore discesa rimane il Fibonacci38.2 a quota 13.141, proprio dove si è andato a spegnere il “rimbalzino” avvenuto venerdì.
Se dovesse cedere anche questo livello, allora il DAX andrebbe ad aggredire la soglia dei 13mila e più in basso i minimi annuali toccati a inizio marzo.