Per il DAX è stata un’altra settimana turbolenta, con un avvio positivo, poi un altro tracollo e una successiva spinta favorevole nel finale di settimana. Grazie a questo l’indice principale ha chiuso il bilancio settimanale in sostanziale pareggio a 13.118,13 punti.
Tuttavia, dal suo massimo intermedio all’inizio di giugno ha perso quasi l’11%.
L’umore del mercato azionario sconta i timori di una recessione, le preoccupazioni per l’inflazione e l’aumento dei tassi di interesse da parte delle banche centrali. E sullo sfondo agisce sempre la guerra in Ucraina, che implicano anzitutto la limitazione delle forniture di gas dalla Russia.
Come vediamo sul broker , per il momento il ritracciamento Fibonacci38.2 (a quota 13.141) ha svolto il suo ruolo di supporto.
Il prezzo ci ha infatti girato attorno per tutta la settimana, anche se il tentativo di recupero di martedì era andato a pizzicare anche la resistenza a 13.328.
Nel caso in cui l’indice riesca a trovare slancio, più in alto c’è il livello statico a 13.653.
Al ribasso invece, il DAX andrebbe ad aggredire la soglia dei 13mila e più in basso i minimi annuali toccati a inizio marzo.