Tra giugno e luglio le azioni Covestro hanno vissuto un tracollo pesantissimo, anche se già in precedenza si era innescato un trend ribassista.
Come l’intera industria chimica, anche il gruppo di materie plastiche sta soffrendo la crisi del gas naturale in Germania.
L’azienda sta convertendo la produzione di vapore in petrolio, ove possibile, ma è solo una pezza per tappare il buco, perché attualmente non esiste alcun sostituto del gas naturale come materia prima per la produzione.
Se nel corso dei prossimi mesi ci fosse un razionamento della fornitura di gas, ciò potrebbe comportare il funzionamento a carico parziale o addirittura l’arresto completo di diversi impianti di produzione di , a seconda dell’entità del taglio’.
Nel frattempo, dopo il crollo di prezzo di luglio, lo slancio al ribasso di si è leggermente attenuato, e gli investitori stanno cercando di capire se sia stato toccato il fondo, ossia se si stanno concretizzando opportunità interessanti di ingresso.
Se il titolo dovesse superare la linea di tendenza al ribasso di breve termine e l’EMA50, ci sarebbe spazio per guadagni verso EUR 36,88.
Tuttavia, anche se le svendite si sono fermate, il titolo rimane in mani ribassiste. Un calo del prezzo al di sotto di 30,73 EUR innescherebbe un altro segnale di vendita, seguito probabilmente da ulteriori perdite fino a 27,94 EUR.
