Il mercato azionario segue logiche che non prevedono morale, ma soltanto il denaro. E in questo senso, la nuova escalation in Ucraina ha favorito decisamente le azioni RHEINMETALL.
Dopo che il presidente russo Putin ha ordinato una parziale mobilitazione delle sue forze armate, annunciando una nuova fase della guerra, il titolo Rheinmetall è balzato in alto verso 166 euro.
Quale sarà il prossimo passo del capo del Cremlino, ovviamente non può essere completamente valutato in questo momento. Tuttavia, gli esperti vedono la mobilitazione parziale come un’ulteriore fase di escalation, che deve essere attentamente monitorata. E questo gioca a favore di Rheinmetall.
Bisogna evidenziare che il gruppo di armamenti di Düsseldorf è il principale fornitore di sistemi d’arma della Bundeswehr. È probabile che la compagnia trarrà il massimo beneficio dal budget militare tedesco drammaticamente aumentato, e si assicurerà una quota significativa del fondo speciale di 100 miliardi di euro per le truppe nei prossimi anni.
È difficile valutare in questo momento se gli odierni aumenti di prezzo delle azioni Rheinmetall siano solo un’istantanea degli ultimi sviluppi in Ucraina o se rappresentino addirittura l’inizio di un nuovo rally (Rheinmetall valeva oltre 220 euro appena 3 mesi fa). Inoltre, non si può escludere che alcuni investitori vogliano incassare rapidamente le grosse plusvalenze recenti, vendendo almeno una parte delle loro azioni nei prossimi giorni. Questo spingerebbe il prezzo a un rimbalzo.
Quel che è certo è che il driver principale di Rheinmetall al momento resta la situazione in Ucraina.
