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DEUTSCHE BANK, il Q3 ha fatto impennare l’ottimismo

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La banca tedesca sembra finalmente essere di nuovo redditizia in modo sostenibile

Dopo anni di delusioni, gli azionisti di finalmente possono avere più di un motivo di ottimismo. Infatti la banca sembra essere sulla buona strada per raggiungere i suoi obiettivi e aumentare notevolmente la redditività.

Nel terzo trimestre, Deutsche Bank ha portato ancora una volta miliardi di profitti, dopo un lungo periodo in cui era stata abituata a sorprese piuttosto negative sotto forma di perdite elevate.
In effetti, siamo al terzo profitto trimestrale consecutivo da un miliardo. Inoltre è stato il miglior terzo trimestre dal 2006.

A quel tempo, la banca stava ancora correndo da un record all’altro. Ma quella serie di successi è stata interrotta dalla crisi finanziaria. Da allora la banca è stata oggetto di continue ristrutturazioni con numerosi aumenti di capitale e svalutazioni.
Quei giorni però sembrano finalmente finiti e ora sembra finalmente essere di nuovo redditizia in modo sostenibile.

Proprio gli alti profitti fanno apparire il titolo a buon mercato. Infatti se in 9 nove mesi l’utile netto è stato di 3,2 miliardi di euro, ovvero 1,46 euro per azione, il prezzo dell’azione è appena 9,84 euro, ossia solo 7 volte i guadagni dei primi nove mesi.
Va anche aggiunto che se vuole raggiungere l’obiettivo per l’intero esercizio finanziario, dovrà spingere l’utile netto per azione anche sopra i 2 euro. Ciò porterebbe il rapporto prezzo-utili al di sotto di 5. In tal caso, la quota di Deutsche Bank sarebbe valutata molto a buon mercato, purché i profitti siano sostenibili.

Con l’aumento dei profitti, gli azionisti di possono aspettarsi anche dividendi in aumento. Quest’anno sono stati distribuiti 0,20 euro per azione. Se la distribuzione è almeno mantenuta costante nel prossimo anno, puoi aspettarti un dividend yield del 2%.
Tuttavia, il dividendo diventerà davvero interessante solo nei prossimi anni. Perché Deutsche Bank prevede di aumentare il payout del 50% all’anno fino al 2025.

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