Al termine di una settimana particolare, vista la chiusura per un giorno e mezzo di Wall Street (per il Thanksgiving), il DAX festeggia un altro guadagno.
Il principale indice tedesco è arrivato sui massimi da giugno, e nonostante la frenata sul finale ha chiuso la settimana a 14.541,38 punti, guadagnando complessivamente lo 0,8%.
Per il DAX si tratta dell’ottava settimana consecutiva positiva, che sono valse un guadagno totale del 20% (ma da inizio anno siamo ancora a -8,5%).
Si confermano due aspetti. Il primo è che il guadagno settimanale si sta assottigliando piano piano, e questo dimostra che il mercato sta tirando un po’ il fiato.
Il secondo è che continua a confermarsi il dato statistico che vede il principale indice tedesco vivere un settembre debole, seguito da un forte trimestre finale. Dal 1997 ad oggi, solo nel 2000, 2008 e 2018 ci sono state delle perdite.
Questa settimana lo slancio è arrivato da due fronti.
Anzitutto dalla prospettiva sempre più concreta che le banche centrali rallenteranno il ritmo delle strette.
In secondo luogo dai dati macro positivi circa l’economia tedesca: il clima aziendale Ifo pubblicato giovedì è stato migliore del previsto, mentre venerdì la fiducia dei consumatori Gfk ha mostrato un umore migliorato, sebbene ancora debole.
Come possiamo vedere sulla piattaforma di investimento , il DAX ha messo il muso oltre il ritracciamento di Fibonacci 23.6 che si trova a quota 14362, ma sta facendo fatica a oltrepassarlo con decisione.
Se anche questo scoglio dovesse essere superato, allora l’indice potrà spingersi al test della resistenza a quota 14830, ultimo passo prima della soglia dei 15mila, che venne persa a inizio anno.
Al ribasso occorre invece guardare prima al supporto statico a 14143, e più giù alla EMA200, che di recente era stata superata con grande slancio.