Nonostante il bilancio dall’inizio del 2022 sia ancora negativo, il titolo Deutsche Bank sembra essersi messo sulla strada giusta per regalarsi un 2023 dal tenore diverso.
Dal minimo di 7,65 toccato a fine settembre è cominciato infatti un rimbalzo che ha portato le azioni del colosso bancario tedesco oltre la soglia psicologica di 10 euro.
Parliamo quindi di un aumento di circa il 30% dalla fine di settembre.
C’è ancora spazio per un ulteriore miglioramento o si avvicina una correzione?
E’ fuor di dubbio che gli affari di Deutsche Bank stanno andando bene quest’anno. La banca ha raggiunto il risultato più alto in un terzo trimestre dal 2006 e ha raggiunto un utile netto notevole. L’ottimismo è anche nelle parole del CFO James von Moltke, che vede la banca “meglio posizionata in tutte e quattro le aree di business“.
L’incognita è la recessione, che ormai è inevitabile. Manon si può dire in quale forma manifesterà le sue conseguenze. Di sicuro però gli istituti finanziari ne saranno colpiti, perché famiglie e aziende private, che ricevono prestiti, saranno più esposti al rischio di insolvenze. Inoltre in tempi difficili, sono tutti meno disposti a stipulare prestiti.
Un accenno già si sta vedendo, perché la domanda è già diminuita notevolmente.
D’altra parte, Deutsche Bank è favorita dalla crescita dei tassi di interesse, e la Banca centrale europea ha chiarito che non ha ancora raggiunto il picco di questo ciclo di strette. Cresceranno ancora.
Dal punto di vista tecnico, Deutsche Bank, ci sono due aspetti da evidenziare, e lo facciamo sfruttando questa immagine tratta dalla piattaforma di investimento .
Il primo è l’incrocio tra le medie mobili 50 e 2022, che è in via di completamento. Se ci fosse il taglio, allora ne ricaveremmo un forte ottimismo in ottica di medio termine.
Al tempo stesso però, sulla piattaforma vediamo che si è manifestata una divergenza ribassista tra i prezzi e l’indicatore RSI, che potrebbe aprire la strada a una correzione.